Quarta “puntata” con il libro di Massimo Combi, ‘Il Massimo Dei Giocattoli – I 100 giocattoli che hanno segnato una generazione, Speciale anni 80’.
Nome: Monciccì
Casa produttrice/distributrice: Polistil/Mattel
Anno di uscita in Italia: 1975
Costava negli anni ’80: 5.000/10.000 Lire
Diffusione negli anni ’80: Diffusissimo Reperibilità attuale: in commercio Prezzo medio attuale: 20/50 Euro
“Dove vai se Monciccì tu non ce l’hai”, “Monciccì la fortuna è averti qui”, recitava il ritornello della sigla dell’omonimo cartone animato cantata da una giovanissima Cristina D’Avena. Così Monciccì divenne un vero e proprio giocattolo-tormentone: tutti lo volevano, con somma felicità della Polistil che lo distribuiva per l’Italia.
Fondamentalmente si trattava di una scimmietta proveniente dal lontano Sol Levante, il Giappone, la cui origine risale al 1974. Inizialmente veniva venduto senza abiti, poi nel 1976 ne venne prodotta anche la linea di abbigliamento. In seguito negli anni ’80, la Mattel acquistò i diritti sia per la serie animata che per la linea giocattolo, che comprendeva oltre i peluche anche una serie in pvc. Il mio ricevuto da bambino lo posseggo ancora oggi con la sua etichetta sbiadita dal tempo e senza vestiti; mi ricordo che da piccolo spesso lo portavo nel mio lettino come compagno di sogni e nanne. Mi piaceva il fatto che si potesse mettere il dito in bocca, mi rassicurava.