Nuova intervista per Toys Army 1999: questa volta siamo andati a pizzicare una vecchia conoscenza di chi scrive, per saperne di più circa la sua passione verso il “toys universe”, ma non solo. Un nome noto agli amanti del power metal nostrano, ma anche ai tattoo maniacs del Bel Paese. Siore e siori, Alessandro ‘Alle’ Conti!

Si ringrazia calorosamente l’amico Marco ‘Mac’ Brambilla per le foto live di Alle.

Ciao Alle… grazie come sempre del tuo tempo e benvenuto sulle pagine digitali di Toys Army 1999. Direi di cominciare questa chiacchierata parlando del bimbo Alessandro… quali erano le sue passioni?
“Ciao! Piacere mio… sin da quando ero molto piccolo la mia grande passione era disegnare, ma amavo anche i videogiochi: la mia prima consolle è stata una fastastica NES 8-bit.”

Quali erano i giocattoli che prediligevi?
“Da molto piccolo amavo Transformers e i Masters Of The Universe, qualche hanno dopo mi sono appassionato ai Cavalieri Dello Zodiaco, ma a casa mia eravamo tre fratelli, tutti i maschi… i giochi non mancavano!”

Te ne sono restati o come spesso accade, si sono smarriti in traslochi o sgomberi di solai/cantine?
“Purtroppo quasi tutti regalati. Mi è rimasta solo la collezione completa della prima wave dei Battle Beast ed Exogini… meglio di niente!”

E ora, il cresciuto Alessandro è ancora infatuato dal loro fascino? Se si, che toys collezioni?
“Ovviamente! Ho cominciato collezionando Masters Of The Universe circa 15 anni fa, sono partito essenzialmente recuperando i pezzi loose per ricostruire la mia vecchia collezione.. poi negli anni  sono arrivato quasi a completare l’intera linea  (fatta eccezione ai pezzi super rari) ho anche diversi pezzi in blister/playset sealed come una bella Snake Mountain mai aperta. Recentemente ho iniziato a collezionare la serie Origins che so ti sta molto a cuore, eheh! Ma per questioni economiche e di gusto faccio solo i villains! Oltre questo colleziono anche i moderni Cavalieri Dello Zodiaco, ma solo quelli che mi piacciono di più. Ormai sono tantissimi e a prezzi esorbitanti!”

Dalla seconda metà degli anni ’90 è tornato in pompa magna il collezionismo dei robottoni giapponesi grazie alle nuove, meravigliose release Soul Of Chogokin di Bandai, CM’S e via discorrendo: ti sei fatto tentare anche tu, cedendo al loro fascino?
“No… ho vissuto l’ondata dei robottoni solo parzialmente, diciamo che quando ero piccolo intorno alla metà degli anni ’80, Go Nagai & Co stavano già lasciando un pò il passo a nuovi cartoni.”

Oltre che musicista, sei anche un talentuoso disegnatore. In particolare trovo geniale la tua pagina Inhuman Anatomy, dove “sezioni” i più iconici personaggi dei cartoni animati… come ti è venuta in mente un’arte cosi particolare?
“Grazie mille! la mia passione per l’anatomia parte dai miei studi post istituto d’arte. Sono laureato in disegno chirurgico presso la facoltà di medicina di Bologna: tecnicamente sarei un disegnatore anatomico, per creare le illustrazioni di atlanti medici e pubblicazioni scientifiche. Praticamente non ho mai esercitato questa professione, se non per il fatto della mia serie di Inhuman Anatomy che però negli anni mi ha dato diverse soddisfazioni.”

Ho tra l’altro i disegni incorniciati dei tuoi He-Man e Skeletor “sezionati” che troneggiano in taverna: davvero inquietanti, quanto meravigliosi… pensi che in futuro “sezionerai” altri MOTU?
“Grazie anche per questo, eheh! Ho molte tavole già pronte è una serie nuova da pubblicare che è una variante dei classici Inhuman Anatomy, purtroppo il tempo tra tatuaggio e musica non è tantissimo ma l’obbiettivo sarebbe quello di organizzarmi per pubblicare tutto al meglio.”

Al grosso pubblico sei noto come frontman della power metal band Trick Or Treat, ma sei anche noto come bravissimo tatuatore: c’è un soggetto a tema cartoon/manga che va per la maggiore?
“Nel tatuaggio mi è capitato di realizzare molti Cavalieri Dello Zodiaco, anche grazie all’album ‘The Legend Of The XII Saints’ dei Trick Or Treat, ma anche tanti pezzi a tema Dragonball, Death Note e tanti altri.”

Per chi non ti conoscesse in questa veste, come ti sei avvicinato al mondo del tattoo e quali sono i Maestri del genere cui ti ispiri?
“Sono quasi 15 anni che faccio il tatuatore di professione, e mi ritengo molto fortunato per avere iniziato e aver fatto pratica in quegli anni. Sono sempre stato affascinato da questa arte.. ormai è un campo molto inflazionato e il livello si è alzato tantissimo, e con il photo editing è difficile capire quanto sia veritiera una immagine. Diciamo che i vecchi maestri non hanno più l’effetto “wow” che avevano un tempo…”

Frequentando spesso le fiere come Cartoomics o Festival Del Fumetto, noto con piacere un attaccamento al cosplay da parte dei giovanissimi sempre crescente, ma pur sempre di personaggi di ultima generazione. Sembra non desiderino esplorare le origini, dove la facevano da padrone Koji Kabuto e Sayaka Yumi, Duke e Maria Fleed, Hurricane Polimar, Yattaman, Saint Seiya e via dicendo… che ne pensi Alle?
“Sicuramente è vero, ma credo sia un fattore prettamente anagrafico, a parte alcune serie divenute culto mondiale come dragonball, molte altre non hanno avuto un eco sufficiente da essere “tramandate”. E’ vero che oggi giorno tutto è disponibile in streaming… ma proprio per questo fare una selezione è molto difficile, almeno io credo.”

Mi allaccio anche alla tua carriera musicale con i Trick Or Treat… non nego che ‘Re-Animated’ l’ho letteralmente consumato, così come il successivo ‘The Legend Of The XII Saints’. Pensi che per entrambi potrà esserci una Part II?
“Sarebbe interessante ma non credo, ‘Re-Animated’ è stato un grande successo ma per fortuna stiamo ottenendo ottimi riscontri con la nostra corriera di brani originali e realizzare un altro album di cover non sarebbe una mossa vincente.. manteniamo però in ogni album qualche song riservata alla cultra nerd. Su ‘Creepy Symphonies’ avevamo un brano sui MOTU e uno sulle Tartarughe Ninja. Sul prossimo ‘Ghosted’ ci sarà un brano dedicato a Monkey Island, Castelvania, Dylan Dog… insomma cerchiamo di non perdere il vizio!”

Sei anche il cantante degli svedesi Twilight Force, di cui l’ultimo album ‘At The Heart Of Wintervale’ è datato 2023… avete in programma nuova musica nell’immediato futuro?
“Certo, il processo compositivo per i brani dei Twilight Force richiedono molto tempo. ma presto ci saranno belle notizie!”

Ringraziandoti nuovamente del tempo che ci hai dedicato, lascio a te la consueta ultima parola!
“Grazie per l’intervista e complimenti per il progetto di questo nuovo portale, ti auguro un gran seguito!”

 

  • Luca Bernasconi

    Appassionato di toys (japan robot, action figures, Lego e molto altro) da sempre, ho salutato con favore il crescente interesse del pubblico verso di loro, grazie anche alle nuove release dei giocattoli storici, che da fine anni '90 ha rinvigorito un mercato che sembrava oramai sepolto. Cerco di non perdermi una fiera o un mercatino a tema, luoghi che mi fanno sentire come a casa.

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